Dalla mia tesi di Laurea “Ipoclorito di sodio nell’antisepsi della cute prima dell’inserimento del CVP” pubblicata su Biological Research For Nursing dal titolo:
Utilizzo dell’ipoclorito di sodio nella antisepsi della cute prima dell’inserimento del catetere venoso periferico. -Uno studio pilota-
Abstract
I Cateteri Venosi Periferici (CVP) sono usati frequentemente nella pratica clinica, sia in ospedale sia sul territorio, per rendere disponibile un accesso venoso di sicura e lunga durata. Il CVP interrompe l’integrità della cute ed espone il paziente a possibili infezioni da batteri o miceti (1). L’infezione può diffondersi al circolo ematico causando batteriemie con conseguenze talvolta gravi, queste infezioni aumentano la durata della degenza, i costi, la morbilità e la mortalità dei pazienti che ne vengono colpiti (2).
Gli antisettici maggiormente utilizzati includono Iodio Povidone, Alcohol, Clorexidina sia in soluzione acquosa che alcolica ed ipoclorito di sodio. Quest’ultimo è un antisettico più economico rispetto alla Clorexidina, poco volatile e non infiammabile in confronto all’Alcol e meno inattivabile dalle proteine sieriche, nonché meno tossico per i neonati rispetto all’utilizzo dello Iodio Povidone (3).
Scopo di questa tesi è stato quello di testare l’efficacia della soluzione commerciale formulata allo 0,057 % di sodio Ipoclorito (Amukine Med®) per la cura del sito di inserzione dei CVP, sulla quale mancano studi comparativi con altri antisettici raccomandati dalle Linee Guida Internazionali.
Lo studio è stato effettuato presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli, su 42 pazienti ortopedici adulti, arruolati previo consenso.
Gli infermieri dei reparti coinvolti sono stati addestrati sull’arruolamento del paziente e sulle procedure di posizionamento, rimozione e raccolta sterile della punta dei CVP. I dati relativi al paziente (età, sesso, presenza di febbre al momento della rimozione e nelle 48 ore successive, terapia antibiotica in corso o meno) e al cvp (giorni di permanenza, sede di inserzione e causa di rimozione) sono stati riportati in apposite schede.
Il segmento della punta del CVP di 3 cm rimosso in asepsi è stato analizzato mediante un esame colturale secondo la tecnica diagnostica di Cleri modificata (4) ed è stato considerato positivo il campione che supera 1000 CFU (unità formanti colonia)
L’esame colturale delle punte ha rilevato 7 cateteri colonizzati su 42, con un’incidenza del 16,7%.
I microrganismi isolati all’analisi microbiologica sono stati lo Staphilococcus Epidermidis e lo Staphylococcus Hominis. Due dei 7 pazienti con CVP contaminato erano in trattamento antibiotico (28,6%); 3 avevano una temperatura corporea >= a 38°. Nessun paziente febbrile è risultato positivo alle emocolture da sangue periferico.
I risultati di questo studio pilota suggeriscono di prendere seriamente in considerazione la valutazione di questo antisettico mediante studi sperimentali randomizzati.

Keywords: catetere venoso periferico, antisepsi, ipoclorito di sodio, contaminazione.
Pubblicazione e lavoro completo: C. Forni, T. Sabattini, F. D’Alessandro, A. Fiorani, S. Gamberini, A. Maso, R. Curci, E. Zanotti, P. Chiari. Use of sodium hypochlorite for skin antisepsis before inserting a peripheral venous catheter: a pilot study. Biol Res Nurs. 2015 May;17:330-3.
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Bibliografia
- Chaiyakunapruk N, Veenstra DL, Lipsky BA, Saint S. Chlorhexidine compared with povidone-iodine solution for vascular catheter-site care: a meta-analysis. Ann Intern Med. 2002;136:792-801.
- Pujol M, Hornero A, Saballs M, Argerich MJ, Verdaguer R, Cisnal M, Peña C, Ariza J, Gudiol F. Clinical epidemiology and outcomes of peripheral venous catheter-related bloodstream infections at a university-affiliated hospital. J Hosp Infect. 2007;67:22-9.
- Alvarez JA, Macias JH, Macias AE, Rodríguez E, Muñoz JM, Mosqueda JL, Ponce de Leon S. Povidone-iodine against sodium hypochlorite as skin antiseptics in volunteers. Am J Infect Control. 2010;38:822-5.
- Cleri DJ, Corrado ML, Seligman SJ. Quantitative culture of intravenous catheters and other intravascular inserts.J Infect Dis. 1980 Jun;141(6):781-6.
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